5 Giugno 2025, 10:59, di Teresa Barone
Le pratiche adottate dallโazienda nel contesto dello Smart Working devono seguire precise regole di conformitร in materia di privacy dei dipendenti, pena pesanti sanzioni da parte del Garante per la protezione dei dati personali.
A finire sotto la lente dellโAutoritร , ancora una volta, รจ un ente pubblico. Stavolta รจ il turno della Regione Lombardia, sanzionata per una serie di violazioni relative alla gestione dei metadati email e log Internet dei dipendenti attivi in modalitร di lavoro agile senza specifiche condizioni e garanzie.
Secondo il Garante, infatti, la Regione avrebbe raccolto e conservato anche informazioni relative alla sfera privata dei dipendenti. Dallโistruttoria, in particolare, รจ emerso che lโente datore di lavoro raccoglieva le informazioni inerenti ai siti web visitati senza aver stipulato a tale riguardo un accordo collettivo con le rappresentanze sindacali, entrando in possesso di informazioni relative alla sfera privata dei dipendenti senza le necessarie garanzie di riservatezza.
Tra le misure correttive imposte dal Garante, in aggiunta alla sanzione amministrativa, compaiono pertanto:
- lโanonimizzazione dei log relativi ai tentativi di accesso falliti aiย sitiย web censiti nella black-list;
- la cifratura del dato concernente iย nomiย dei dipendenti assegnatari dei pc portatili;
- la riduzione del termine diย conservazioneย di tali dati.