Decreto Sicurezza Lavoro: ok a nuovi adempimenti e tutele

28 Ottobre 2025, di Barbara Weisz – PMI.it

Badge digitale nei cantieri per garantire il rispetto delle regole in materia di sicurezza sul lavoro, multe potenziate per il mancato rispetto delle norme sulla patente a crediti, nuove disposizioni sulla formazione obbligatoria e nuove premialità per le aziende virtuose: sono le novità del nuovo Decreto approvato in Consiglio dei Ministri, con il dichiarato obiettivo di ridurre gli incidenti e promuovere la cultura della prevenzione dei rischi.

Le misure del provvedimento, che mira a promuovere un modello di responsabilità condivisa tra imprese e istituzioni, valgono circa 900 milioni di euro. Vediamone in dettaglio le principali.

Incentivi e premialità per chi investe in sicurezza

A partire dal 1° gennaio 2026, l’INAIL sarà autorizzato a rivedere le aliquote contributive legate all’andamento infortunistico, introducendo un sistema di bonus-malus che premi i datori di lavoro con un trend positivo in materia di sicurezza e penalizzi chi non rispetta gli standard previsti.

Per accedere alla Rete del lavoro agricolo di qualità, le imprese dovranno inoltre dimostrare di non aver subito, negli ultimi tre anni, condanne penali o sanzioni amministrative in materia di sicurezza. A tali aziende verrà riservata una quota specifica delle risorse programmate dall’INAIL, destinata a finanziare progetti di prevenzione e innovazione tecnologica nei processi produttivi.

Prevenzione, near miss e visite mediche aggiuntive

Con un approccio innovativo alla prevenzione dei rischi, si promuove tra le imprese con più di 15 dipendenti la raccolta e l’analisi dei cosiddetti near miss, ossia i mancati infortuni. Le aziende che adotteranno sistemi avanzati di monitoraggio e tracciamento potranno accedere a incentivi economici e premialità INAIL.

Inoltre, per le attività a rischio elevato, viene prevista la possibilità di effettuare visite mediche straordinarie qualora il datore di lavoro ritenga che il dipendente possa trovarsi sotto l’effetto di alcol o sostanze stupefacenti, a tutela dell’intera sicurezza aziendale.

Controlli più severi su subappalti e cantieri

Una delle principali novità riguarda la vigilanza sui subappalti pubblici e privati, con controlli mirati da parte dell’INAIL e dell’Ispettorato nazionale del lavoro. Si punta poi sugli strumenti digitali per rafforzare la tracciabilità dei lavoratori, grazie anche al nuovo badge elettronico di cantiere e alla patente a crediti obbligatoria per i lavoratori dei settori a rischio.

Parallelamente, verranno individuati nuovi ambiti di attività ad alto rischio – oltre a quello edile – nei quali la tracciabilità e la formazione obbligatoria diventeranno requisiti essenziali per l’accesso ai cantieri.

Badge digitale: come funziona

Nei cantieri diventa obbligatorio il badge digitale, che consente di rilevare le presenze e abilitare i controlli incrociati sulla regolarità contributiva e sul rispetto delle norme di sicurezza. Il badge riporta informazioni specifiche come la data di assunzione o gli estremi del subappalto e contiene un codice anti-contraffazione che ne garantisce attendibilità e tracciabilità. Una sorta di tessera di riconoscimento precompilata con i dati identificativi dei lavoratori assunti tramite la piattaforma SIISL (Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa), in modo da garantire la trasparenza delle catene di subappalto.

Già sperimentata in diversi cantieri (ad esempio nella ricostruzione post-sisma in Emilia Romagna e per la realizzazione di infrastrutture a Roma e a Milano), ora diventa obbligatoria per tutte le imprese che gestiscono un cantiere, anche se lavorano in appalto o subappalto.

Patente a crediti: rafforzate le sanzioni

Il Decreto Sicurezza Lavoro introduce anche multe più salate per chi non rispetta le norme sulla patente a crediti. Il documento, introdotto in via obbligatoria dal 2024, si basa su un meccanismo simile a quello della patente di guida: in caso di incidenti sul lavoro si perdono punti, che possono essere incrementati attraverso iniziative di formazione. Al di sotto di una determinata soglia, l’impresa o il lavoratore autonomo non possono operare in cantiere fino a quando non risalgono sopra il livello minimo previsto. In caso di incidenti mortali o di grave entità, l’Ispettorato del Lavoro può sospendere la patente a crediti fino a un massimo di 12 mesi.

Formazione continua e qualità degli enti accreditati

Il decreto rafforza gli obblighi formativi, estendendo l’aggiornamento periodico dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) anche alle imprese con meno di 15 dipendenti. L’obiettivo è assicurare un livello uniforme di competenze in tutti i settori produttivi, anche nelle microimprese.

Un accordo Stato-Regioni definirà i criteri di accreditamento e i requisiti minimi degli enti che erogano la formazione, innalzando gli standard qualitativi e riducendo il rischio di corsi improvvisati o inefficaci.

Più tutele nei contesti lavorativi

Il decreto introduce nuove disposizioni in materia di formazione (prevedendo un ruolo specifico per il sistema scolastico e per l’INAIL), vieta la possibilità di destinare gli studenti a mansioni o luoghi che presentano rischi nell’ambito delle iniziative di formazione scuola-lavoro ed estende anche la copertura assicurativa obbligatoria anche agli infortuni occorsi durante il tragitto casa-lavoro.

Istituito anche un fondo per le borse di studio (dai 3mila ai 7mila euro) per gli orfani di vittime di incidenti sul lavoro.

Più ispettori e risorse per i controlli

Il decreto interviene infine sul piano organizzativo, prevedendo il potenziamento degli organici dell’INAIL e del Comando Carabinieri per la tutela del lavoro. Le risorse derivanti dalle sanzioni amministrative incassate dalle ASL saranno vincolate al finanziamento di attività di sorveglianza epidemiologica, formazione del personale e potenziamento dei servizi SPRESAL (Servizi di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro).

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