24 Ottobre 2025, di Teresa Barone – PMI.it
A partire dal 2026 l’Agenzia delle Entrate potrebbe accedere anche ai dati relativi ai corrispettivi delle fatture emesse, avviando direttamente pignoramenti e procedure esecutive. Lo prevede l’articolo 27 del disegno di Legge di Bilancio (Estensione del patrimonio informativo dell’Agenzia delle entrate – Riscossione).
La Manovra estende il patrimonio informativo a disposizione del Fisco, attuando una stretta sulle procedure esecutive presso terzi basata sull’accesso ai dati dei contribuenti concernenti anche le fatture elettroniche.
La verifica incrociata consente l’Agenzia delle Entrate di mettere a disposizione dell’agente della riscossione, come si legge nel testo della Manovra:
i dati relativi alla somma dei corrispettivi delle fatture emesse da debitori iscritti a ruolo e dai loro coobbligati nei confronti di uno stesso soggetto nei sei mesi precedenti a quello in cui i medesimi dati sono messi a disposizione, per le attività di analisi mirate all’avvio di procedure esecutive presso terzi.
In parole semplici, l’AdER potrà accedere ai dati dei corrispettivi delle fatture emesse e verificare le disponibilità di futuri crediti su cui applicare il pignoramento.
Per quanto riguarda le modalità attuative della disposizione, la norma non sarà resa operativa nell’immediato ma servirà uno specifico provvedimento dell’Agenzia delle Entrate, da emanare entro tre mesi dall’entrata in vigore della Legge di Bilancio. Quindi, entro fine marzo 2026.
