19 Dicembre 2024, di Anna Fabi, pmi.it
La legge n. 193 del 16 dicembre 2024, pubblicata in Gazzetta Ufficiale ed entrata in vigore il 18 dicembre, introduce nuove norme per Startup e PMI innovative, rafforzando l’accesso ai finanziamenti e ampliando il regime di incentivi fiscali.
Le nuove disposizioni mirano a rafforzare l’ecosistema dell’innovazione in Italia, offrendo strumenti mirati per sostenere le startup e incentivare investimenti qualificati, aggiornando il quadro normativo in ottica “Scale-Up Act”.
Aggiornamento requisiti per Startup innovative
Il provvedimento si affianca alle misure già previste dalla legge n. 162/2024 (Legge Centemero) e aggiorna le disposizioni del “Start-up Act” contenute nel decreto-legge n. 179/2012. La legge 193/2024, ad esempio, aggiorna i requisiti per essere considerate start-up innovative, prevedendo:
- l’obbligo di essere una micro, piccola o media impresa (MPMI) ai sensi della raccomandazione 2003/361/CE;
- un oggetto sociale esclusivo o prevalente nello sviluppo di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico, escludendo attività prevalenti di agenzia e consulenza;
- requisiti per mantenere l’iscrizione nella sezione speciale del registro delle imprese oltre il terzo anno, fino a cinque anni complessivi, con un’estensione possibile fino a nove anni per il passaggio alla fase di scale-up, subordinata a criteri di crescita.
Incentivi fiscali per gli investimenti
Le nuove disposizioni confermano e ampliano il regime di detrazioni fiscali previste per gli investimenti in start-up innovative.
- Detrazione IRPEF: 40% della somma investita, valida per i contribuenti che investono direttamente o tramite organismi di investimento collettivo.
- Detrazione incrementata: fino al 65% per investimenti che rientrano nel regime de minimis, con validità estesa fino al 31 dicembre 2024.
- Esenzione fiscale: per redditi derivanti da investimenti qualificati effettuati in venture capital, riservata a casse di previdenza e fondi pensione, a condizione che almeno il 5% degli investimenti qualificati sia destinato a venture capital, soglia che salirà al 10% dal 2026.
Nuove agevolazioni per incubatori e acceleratori
A partire dal 2025, incubatori e acceleratori certificati che investono direttamente o indirettamente in start-up innovative possono beneficiare di un credito d’imposta pari all’8% dell’investimento, fino a un massimo di 500mila euro annui. Il contributo è concesso entro il limite complessivo di 1,8 milioni di euro annui, in linea con i vincoli previsti dal Regolamento UE n. 2831/2023 sugli aiuti de minimis.
Estensione delle agevolazioni fiscali
La legge introduce ulteriori incentivi per le PMI innovative, offrendo un percorso alternativo per l’iscrizione al registro delle PMI innovative una volta conclusa la permanenza nel registro delle start-up innovative. Tra le misure principali:
- applicazione della detrazione IRPEF per gli investimenti in PMI innovative;
- strumenti per facilitare il passaggio delle imprese alla fase di scale-up, inclusi incentivi per l’aumento di capitale e per l’ottenimento di brevetti.
Semplificazioni procedurali e vantaggi fiscali
La legge ribadisce la possibilità di trasformare le eccedenze non utilizzabili delle detrazioni fiscali in crediti d’imposta compensabili tramite modello F24. Questo beneficio, introdotto dalla legge n. 162/2024, agevola gli investimenti effettuati a partire dal periodo d’imposta successivo al 31 dicembre 2023.
Inoltre, per le imprese che non rispettano più i requisiti di start-up innovativa, è possibile iscriversi al registro delle PMI innovative, garantendo continuità alle agevolazioni fiscali e agli incentivi.